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martedì 19 aprile 2011

Sassari: il Duomo.


Camminando per le strade di Sassari, nel centro storico pieno di fascino, una meta imperdibile è il Duomo, o Cattedrale di San Nicola.
La presenza maestosa del tempio contrasta con la semplicità delle casette situate oltre la piazza frontale: il prospetto principale è in stile barocco; la facciata viene distinta in 3 livelli: nel primo si trova un portico con tre archi a tutto sesto, nel secondo tre nicchie riccamente ornate ospitanti tre statue dei santi martiri turritani, nel terzo si apre la nicchia ospitante la statua di San Nicola, il patrono di Sassari, mentre all'apice del fastigio curvilineo la scultura del Signore domina la facciata.
Caratteristici del Duomo sono la cupola semisferica e l'alto campanile sul lato sinistro, alla cui base sono stati costruiti archetti pensili, bifore e monofore, mentre la torretta cupolata, aggiunta nel '700, è testimone delle varie epoche storiche nelle quali è stata costruita la Chiesa: infatti si hanno documenti che ne attestano l'esistenza sin dal 1100 d.C., e nei veri secoli è stata rinnovata e rimodernata, a seconda degli influssi architettonici del periodo o per motivi di sicurezza.
All'interno, passando per il portone principale si accede ad un'ampia navata, suddivisa in due campate dalle arcate ogivali; ai lati si possono scorgere le otto cappelle, alle quali si accede grazie agli archi a tutto sesto, e all'altezza dell'ultima cappella si trova l'opera di Gaggini che nel XIX scolpirà il marmo per dar vita ad un pulpito dalle forme neoclassiche.
Oltre la seconda campata si accede al transetto. al cui centro si innalza la cupola semisferica, che ricorda l'arte rinascimentale, dove si può trovare il presbiterio: all'area, sopraelevata, vi si accede tramite una scala, sulla cui balaustra marmorea sono scolpiti dei bassorilievi raffiguranti alcuni santi, e ai cui lati si trovano due leoni anch'essi in marmo.
L'altare maggiore è ugualmente in marmo ed è costruito con due coppie di colonne, i cui capitelli sono di ordine corinzio, reggenti una trabeazione, sopra il quale un timpano custodisce la colomba simbolo dello Spirito Santo; dietro l'altare un'arco ogivale porta nell'abside a due ambienti: il primo semicircolare del XVIII secolo, il secondo quadrato del XV e XVI secolo.
La cupola semisferica tende verso l'alto grazie a quattro pennacchi impostati sulle mensole su cui sono scolpiti i quattro evangelisti, anche se purtroppo, oramai, rimane solo l'aquila di San Giovanni.

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